La medicina nucleare, nata nei primi anni ’30 per studi di fisiologia ha sviluppato numerose metodiche. E’ prima di tutto un servizio diagnostico spesso insostituibile, a disposizione della medicina generale e specialistica in grado di fornire valide risposte a numerosi quesiti diagnostici. |
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I radionuclidi possono dunque comportarsi come traccianti funzionali permettendo studi diagnostici (“in vivo”e “in vitro”) o concentrarsi in tessuti patologici permettendone sia il riconoscimento sia, a volte, l’irradiazione terapeutica.
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Il razionale dell’uso della medicina nucleare in terapia e che il radiofarmaco somministrato al paziente, concentrandosi nei tessuti patogici, possa irradiarli e distruggerli risparmiando per quanto possibile, quelli sani. Al contrario delle immagini radiologiche, le immagini medico-nucleari vengono ottenute x mezzo della rilevazione di radiazioni emesse dai radiofarmaci distribuiti nell’organismo. E’ quindi il paziente stesso che emette le radiazioni (“gamma”- “x”) che vengono registrate da apposite apparecchiature in grado di ricreare l’immagine corrispondente. |
Dal termine “scintillazione”, che definisce il fenomeno fisico sfruttato da queste apparecchiature per trasformare in energia elettrica l’energia quantica dei fotoni “gamma” o “x”, le immagini da esse fornite vengono dette “scintigrafie”. Le immagini scintigrafiche esprimono la distribuzione spazio-temporale del radiofarmaco e la loro peculiarita, e di essere “funzionali” cioe l’espressione morfologica di una funzione vitale. Infatti, perche una sostanza radioattiva possa concentrarsi in un tessuto qualsiasi dell’organismo e necessario che il tessuto stesso sia vivo e funzionante. le metodiche medico nucleari hanno inoltre un ruolo di prima importanza nella ricerca biometrica.
Di particolare interesse a questo riguardo sono le nuove possibilita fornite dalla tomografia ad emissione di positroni (PET) che puo utilizzare le stesse molecole che normalmente entrano nel metabolismo dei tessuti ( e.s glucosio) senza modificarne il alcun modo le altre caratteristiche fisiche e chimiche, mantenendo quindi invariate la biodistribuzione e la funzione.
La medicina nucleare e ancora circondata da un alone di mistero e di timore legato piu che altro all’aggettivo “nucleare”. Questo termine, che fa raffiorare alla memoria olocausti bellici e tragedie recenti indica che le radiazioni utilizzate –i raggi gamma- provengono dai nuclei atomici, al contrario dei raggi “x” utilizzati in radiologia che provengono dagli orbitali elettronici. A tale proposito e bene ricordare che le radiazioni elettromagnetiche sono tutte uguali e che l’unica caratteristica che le differenzia e la loro lunghezza d’onda e quindi la loro energia che e inversamente proporzionale ad essa. Non si deve dimenticare, inoltre, che la radioattivita e una normale componente dell’ambiente naturale e che tutto questo viene ricordato per evitare inutili allarmismi. Importante e limitare l’impiego allo stretto indispensabile.
In sostanza, recarsi presso un centro di medicina nucleare per sottoporsi ad una indagine diagnostica, non deve generare alcuna preoccupazione riguardo alla pericolosita o alla dolorosita delle metodiche impiegate. In molti casi, il disagio maggiore e l’attesa causata dai tempi tecnici necessari per alcuni esami.
Le tecniche di imaging radionuclidico hanno il pregio di essere poco o per nulla invasive; il paziente nella stragrande maggioranza delle indagini subisce, al piu,una semplice iniezione endovenosa. I radio farmaci usati possono essere considerati del tutto sicuri e sottoposti rigorosamente a controlli.